FAQ

1. Ambito di applicazione delle iniziative

L’Avviso finanzia quattro Iniziative di ricerca per tecnologie e percorsi innovativi in ambito sanitario e assistenziale, con l’obiettivo di mettere a sistema in chiave innovativa il potenziamento della ricerca sulle tecnologie abilitanti in ambito sanitario al fine di migliorare la diagnosi, il monitoraggio, le cure incluse quelle riabilitative.
I progetti inseriti nella Iniziative di ricerca dovranno riguardare in particolare:

  • robotica e strumenti digitali;
  • monitoraggio a distanza;
  • reingegnerizzazione dei processi;
  • data mining.
Particolare attenzione sarà rivolta alla valutazione dell'impatto dei fattori ambientali e dello stile di vita sulla salute, il monitoraggio e transizione verso stili di vita sostenibili.

1.1

Il bando consente di presentare una proposta di “Iniziativa” afferente anche a più di uno dei settori indicati.

1.2

L’articolo 1 comma 4 dell’avviso specifica che “Esse [Le iniziative] sono rivolte a particolari comunità di riferimento. Ogni Iniziativa si identifica in una o più comunità di riferimento”.

1.3

2. Soggetti coinvolti

Università Statali: BARI - Politecnico BARI - Università degli Studi BASILICATA - Università degli Studi BERGAMO - Università degli Studi BOLOGNA - Università degli Studi BRESCIA - Università degli Studi CAGLIARI - Università degli Studi CALABRIA - Università degli Studi CAMERINO - Università degli Studi CAMPANIA - Università "L. Vanvitelli" CASSINO e LAZIO MERIDIONALE - Università degli Studi CATANIA - Università degli Studi CATANZARO - Università degli Studi CHIETI-PESCARA - Università degli Studi FERRARA - Università degli Studi FIRENZE - Università degli Studi FOGGIA - Università degli Studi GENOVA - Università degli Studi INSUBRIA - Università degli Studi L'AQUILA - Università degli Studi MACERATA - Università degli Studi MESSINA - Università degli Studi MILANO - Bicocca MILANO - Politecnico MILANO - Università degli Studi MODENA E REGGIO E. - Università degli Studi MOLISE - Università degli Studi NAPOLI - "Federico II" NAPOLI - L'Orientale NAPOLI - Parthenope PADOVA - Università degli Studi PALERMO - Università degli Studi PARMA - Università degli Studi PAVIA - Università degli Studi PERUGIA - per Stranieri PERUGIA - Università degli Studi PIEMONTE ORIENTALE PISA - Università degli Studi POLITECNICA DELLE MARCHE REGGIO CALABRIA - Università degli Studi ROMA - Foro Italico ROMA - Sapienza ROMA - Tor Vergata ROMA - Tre SALENTO - Università degli Studi SALERNO - Università degli Studi SANNIO - Università degli Studi SASSARI - Università degli Studi SIENA - per Stranieri SIENA - Università degli Studi TERAMO - Università degli Studi TORINO - Politecnico TORINO - Università degli Studi TRENTO - Università degli Studi TRIESTE - Università degli Studi TUSCIA - Università degli Studi UDINE - Università degli Studi URBINO - Università degli Studi VENEZIA - Ca' Foscari VENEZIA - IUAV VERONA
Enti Pubblici di Ricerca vigilati dal Mur: Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste - Area Science Park;Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR; Istituto Italiano di Studi Germanici; Istituto Nazionale di Astrofisica – INAF; Istituto Nazionale di Alta Matematica "Francesco Severi" INDAM; Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – INFN; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - INGV; Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS; Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica – INRIM; Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche "Enrico Fermi"; Stazione Zoologica "Anton Dohrn"; Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione – INVALSI; Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa – INDIRE

L’ Agenzia Spaziale Italiana – ASI non è più un Ente pubblico di ricerca vigilato dal MUR ai sensi del decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36.

2.1

L’Avviso fa riferimento alle università statali di cui al Regio Decreto 31 agosto 1933, n. 1592 (e s.m.i.).

2.2

Si, le Università non statali possono essere coinvolte nell’Hub nel rispetto del criterio della maggioranza attribuito alle Università Statali e agli Enti Pubblici di Ricerca, che dovrà essere rispettato per tutta la durata dell’Iniziativa, ai sensi dell’art. 4 comma 4 dell’Avviso.
Ai sensi dell’articolo 4, comma 9, lo spoke può essere costituito da Università statali [..]. Il medesimo articolo al comma 10 prevede che per la realizzazione delle attività di propria competenza, gli Spoke possono avvalersi […]di altri soggetti giuridici autonomi pubblici e/o privati […]
Le università non statali, legalmente riconosciute possono partecipare all’Iniziativa in qualità di soggetti affiliati agli spoke.

2.3

L’Hub deve essere costituito, in maniera stabile non temporanea, nelle forme della fondazione o del consorzio, dotati di autonoma personalità giuridica.

2.4

Sì, lo Spoke deve essere un Soggetto giuridico autonomo già esistente e deve essere indicato nella proposta progettuale.

2.5

I consorzi, o gli altri soggetti indicati, sono soggetti giuridici autonomi e in quanto tali possono essere affiliati ad uno Spoke ma, tenuto conto dei vincoli del bando riferiti alla “massa critica”, il consorzio deve avere personale di ricerca strutturato proprio o distaccato, ai sensi delle norme vigenti, dal socio presso il consorzio cui afferirà economicamente e giuridicamente. Il personale deve essere distaccato alla data di uscita del bando così come il consorzio deve essere costituito antecedentemente al bando stesso, anche per consentirne una valutazione sulle attività svolte.
Sono esclusi dalla partecipazione alle Iniziative in qualità di affiliati agli spoke i soggetti privi di figure professionali strutturate o distaccate da almeno tre anni, ai sensi delle norme vigenti. Tale requisito è verificato alla data del 31 dicembre 2021

2.6

I Soggetti coinvolti nell’Iniziativa devono svolgere attività di ricerca qualificata.

2.7

La ratio dei bandi a cascata è quella di destinare risorse a soggetti esterni agli Spoke e/o affiliati agli Spoke per lo svolgimento di specifiche attività connesse alla realizzazione dell’Iniziativa. In tale ottica, i bandi a cascata sono emanati sotto la responsabilità degli Spoke di natura pubblica partecipanti all’Iniziativa, nel rispetto delle disposizioni sugli aiuti di Stato, sui concorsi e sui contratti pubblici, nonché delle altre norme comunitarie e nazionali applicabili, per il reclutamento di ricercatori e tecnologi a tempo determinato, per la concessione a soggetti esterni all’”Iniziativa” di finanziamenti per attività di ricerca e per l’acquisto di forniture, beni e servizi necessari alla sua attuazione.

2.8

I bandi a cascata sono emanati esclusivamente dagli Spoke di natura pubblica ai sensi della normativa vigente in materia di appalti pubblici e aiuti di stato.

2.9

Il periodo di ammissibilità delle spese decorre dalla data di inizio delle attività fino alla data di termine.
Tutte le spese sostenute al di fuori di tale periodo non potranno essere rendicontate sul progetto e pertanto saranno a carico dell’Ente.

2.10

L’ateneo può partecipare sia con il ruolo di Spoke che con il ruolo di affiliato allo Spoke, formalizzando la partecipazione in qualità di affiliato con accordi scritti lasciati alla libera negoziazione. A riguardo si ricorda che, ai sensi dell’articolo 7, comma 2, lett. f) “il numero massimo dei soggetti vigilati dal MUR coinvolti complessivamente in ciascuna Iniziativa è pari a 10. Ogni Università o Ente pubblico vigilato la MUR può affiliarsi a non più di 2 Spoke”.

2.11

Un docente può svolgere attività di ricerca presso altra Università previa convenzione di cui all’art. 6, comma 11, della L. n.240/2010 e ss.mm.ii. Ai fini del riconoscimento della figura professionale nel computo della c.d. “massa critica”, l’efficacia della convenzione deve avere decorrenza non successiva alla data di pubblicazione dell’Avviso.
In altri termini, il personale di cui trattasi deve essere già distaccato alla data di pubblicazione dell’Avviso.

2.12

Gli IRCCS pubblici, individuati in base alla specializzazione scientifica e alla capacità di innovazione, in quanto soggetti giuridici autonomi e già esistenti alla data dell’Avviso, possono ricoprire il ruolo di spoke qualora posseggano competenze, tecnologie o funzioni coerenti con le finalità della proposta progettuale.(articolo 4, comma 9, del bando)
Resta fermo il rispetto del requisito dimensionale della massa critica di ciascuno Spoke e dei suoi Affiliati che deve essere pari ad almeno 30 unità di personale di ricerca (art. 7 comma 2)

2.13

Sono soggetti giuridici, pubblici o privati, dei quali gli Spoke possono avvalersi, attraverso la formalizzazione di specifici accordi, per la realizzazione delle attività di propria competenza, così da garantire l’impatto sulle comunità di riferimento e la massa critica necessaria.

2.14

Si, sono esclusi dalla partecipazione alle Iniziativa in qualità di affiliati agli Spoke i soggetti privi di figure professionali strutturate o distaccate da almeno tre anni, ai sensi delle norme vigenti.
Tale requisito è verificato alla data del 31 dicembre 2021.

2.15

Ai sensi dell’art. 4, comma 5, dell’Avviso l’Hub può prevedere il coinvolgimento di soggetti privati, impegnati in attività di ricerca, riconosciuti come altamente qualificati.

2.16

No. Non è consentita tale possibilità.

2.17

Le modalità e i requisiti di ingresso dei nuovi soggetti nell’HUB sono stabilite dalle norme statutarie.
Resta inteso che il vincolo di cui all’art. 7 comma 3 punto 5 dell’Avviso deve essere mantenuto per tutta la durata del programma di ricerca.
Non è possibile modificare la composizione degli Spoke rispetto a quanto proposto in sede di candidatura.

2.18

Fermo restando le disposizioni vigenti, gli unici accordi necessari sono quelli previsti dall’Avviso per formalizzare i rapporti fra Hub e Spoke o fra Spoke e soggetti affiliati.

2.19

No, non è necessaria alcuna procedura di evidenza pubblica. È necessario prevedere solo quegli accordi ad es. fra Spoke e soggetti affiliati così come indicato dall’Avviso.

2.20

Le Scuole Superiori Universitarie non rientrano tra i Soggetti di cui all’art. 4 comma 1.
Possono pertanto partecipare in qualità di “altri soggetti pubblici e privati” come soggetto affiliato allo Spoke.

2.21

L’art. 4 comma 11 dell’Avviso prevede che “Ciascun Ente pubblico di ricerca vigilato dal MUR di cui al decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 218, art. 1, comma 1, dalla lettera a) alla lettera p) può partecipare – a qualsiasi titolo - al massimo a n. 2 “Iniziative” nell’ambito del presente Avviso. Ogni altro soggetto ammissibile ai sensi del presente Avviso può partecipare – a qualsiasi titolo - al massimo a n. 1 iniziativa”.

2.22

L’articolo 4, comma 9 dell’Avviso prevede che “ciascuno Spoke deve essere un soggetto giuridico autonomo già esistente indicato nella proposta progettuale e può essere costituito da Università statali, EPR vigilati dal MUR, dagli IRCCS pubblici ed altri Enti vigilati dal Ministero della salute”.
Il medesimo articolo al comma 10 prevede che “Per la realizzazione delle attività di propria competenza, gli Spoke possono avvalersi, attraverso la formalizzazione di specifici accordi, della collaborazione di altri soggetti giuridici autonomi pubblici e/o privati, ivi compresi gli IRCCS ed altri enti vigilati dal Ministero della salute e le imprese, già esistenti, indicandoli nella proposta progettuale (“soggetti affiliati allo Spoke”) […]
Ai sensi del comma 10, quindi, i soggetti privati possono partecipare all’Iniziativa in qualità di “Soggetti affiliati agli Spoke”.

2.23

L’art. 4 comma 9 dell’Avviso prevede che “ciascuno Spoke […] può essere costituito […] dagli IRCCS pubblici […]”.
Il successivo comma 10, invece, prevede che gli affiliati agli Spoke siano i soggetti giuridici autonomi pubblici e/o privati ivi inclusi gli IRCCS (di natura pubblica o privata).

2.24

Fermo quanto previsto dall’art. 4 comma 9 del Bando, le aziende ospedaliere o territoriali possono partecipare come spoke o affiliati agli spoke, ai sensi dell’art. 2 comma 1 let. l) del medesimo Bando se trattasi di strutture del servizio Sanitario Nazionale afferenti ad una Regione o Provincia Autonoma, che operano attraverso la Regione, in qualità di destinatario istituzionale.

2.25

Fermo restando quanto previsto dall’articolo 7, c. 2 lett. e), il soggetto verrà conteggiato 1 sola volta.

2.26

3. Interventi finanziabili

Le attività sono individuate all’art. 6 comma 1 dell’Avviso.
Ogni “Iniziativa” può comprendere, in una logica multi-progetto, più comunità di riferimento e possono prevedere l’impianto o l'ampliamento di laboratori e centri di ricerca già esistenti purché funzionali alla realizzazione delle medesime “Iniziative” di ricerca.

3.1

Si, la concessione e l’erogazione di agevolazioni nei confronti di soggetti pubblici e/o privati avverrà nel rispetto ed entro i limiti del Regolamento (UE) 651/2014 e ss.mm.ii.

3.2

4. Criteri di ammissibilità

Il personale strutturato, che andrà a comporre la massa critica deve essere ricompreso da:

  • per le Università, professori ordinari e associati RTD-A e RTD-B e ricercatori a tempo indeterminato;
  • per gli Enti di Ricerca: ricercatori e tecnologi;
  • per le imprese coinvolte come Spoke, personale altamente qualificato dedicato al programma di ricerca. Qualora dette imprese siano viceversa soggetti affiliati agli spoke e non abbiano fornito il CV del personale coinvolto, si farà riferimento alla descrizione del profilo aziendale dal quale dovrà emergere la qualità dell’apporto al programma di ricerca. Tale apporto sarà oggetto di specifica valutazione da parte del MUR.

4.1

Si, se lo Spoke non ha affiliati lo stesso dovrà garantire da solo il coinvolgimento di almeno 30 persone, di cui almeno 10 per almeno 3 mesi / persona /anno.
Qualora ad uno Spoke siano affiliati altri soggetti, detta massa critica si intende garantita dall’insieme dei partecipanti.

4.2

Ai sensi dell’art. 7 comma 2 dell’Avviso, almeno 10 unità di personale di ricerca partecipano all’Iniziativa in ragione di almeno 3 mesi/uomo/anno. Pertanto, considerata la durata dell’Iniziativa pari ad un massimo di 48 mesi, l’impegno minimo per unità di personale per l’intero periodo progettuale è di 12 mesi.

4.3

Un soggetto diverso dalle Università o da Enti pubblici vigilati dal MUR può affiliarsi più di 2 Spoke, fermo restando il limite di partecipazione ad n. 1 Iniziativa stabilito dall’art. 4 comma 11 dell’Avviso e il numero massimo di soggetti coinvolti (spoke e affiliati) nella medesima iniziativa pari a 30 (art. 7, comma 2, lettera e)).

4.4

Ai fini della composizione della massa critica il soggetto affiliato ad uno Spoke deve garantire un numero minimo di personale di ricerca almeno pari a 2 con almeno 3 mesi persona all’anno (art. 7 comma 2 punto d)). Tale personale di ricerca può essere costituito da personale tecnico?

4.5

La massa critica, per ciascuna tipologia di personale strutturato, è definita al momento della presentazione della proposta di iniziativa. Non sarà possibile, pertanto, far parte della massa critica in un momento successivo.

4.6

Si, come stabilito dall'art. 7, comma 5, dell’Avviso il vincolo deve intendersi riferito a ciascuna proposta di Iniziativa.

4.7

5. Dimensione finanziaria, durata e termini di realizzazione del progetto

Per la Fase 1 è necessario predisporre un piano finanziario con l’inserimento dei costi previsti da ciascun Soggetto indicando anche la componente sulle regioni del Mezzogiorno

5.1

La durata massima delle iniziative non deve superare i 48 (quarantotto) mesi a decorrere dalla data indicata nella proposta progettuale. Le attività dovranno avere inizio entro il 31 dicembre 2022

5.2

Il MUR, può autorizzare un’estensione dell’Iniziativa che, in ogni caso, deve concludersi entro il mese di dicembre 2026 a condizione che entro tale data sia presentata anche la corrispondente rendicontazione (vedi faq 5.4)

5.3

Entro il termine previsto tutte le attività connesse all’Iniziativa devono essere concluse e rendicontate.
Tutte le spese dovranno essere sostenute sia dallo SPOKE e affiliati sia dall’HUB.
Tutti i trasferimenti di risorse dagli HUB agli SPOKE e tutti quelli dagli SPOKE agli affiliati e agli altri soggetti che ricevono finanziamenti dai bandi a cascata dovranno essere conclusi. Tutte le attività e le spese effettivamente sostenute per l’Iniziativa dovranno essere rendicontate dall’Hub secondo le modalità previste dall’Avviso e dalle successive linee guida che saranno fornite dal MUR.

5.4

L’agevolazione richiamata dall’art. 8 dell’Avviso rappresenta la sola quota di finanziamento che il MUR determinerà e assegnerà a ciascun progetto in fase negoziale a valere sulle risorse del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR.
In sede di domanda, dovranno dunque essere esposti i costi complessivamente riferiti all’attività dell’Iniziativa, sui quali poi sarà calcolata la contribuzione pubblica spettante (agevolazione).
Si precisa che il budget richiesto è da intendersi quale previsione di massima, ovvero che può essere modificato anche nella fase successiva alla valutazione, sia in quella negoziale sia per proposta degli applicanti, anche in considerazione dell’applicazione dei vincoli derivanti dalla normativa vigente in materia di aiuti di Stato.

5.5

Ciascun Hub, in esito alla fase di sottoscrizione dell’atto d’obbligo, potrà richiedere un anticipo nella misura massima del 25% (venticinque per cento) dell’importo agevolato.
Il Ministero anticiperà l’importo richiesto agli Hub richiedenti nel rispetto della dotazione annuale di 100 milioni complessivi. Ciascun Hub potrà trasferire tale anticipo agli Spoke ai sensi dell’art. 17, comma 1 dell’Avviso.

5.6

Sì. I trasferimenti di risorse tra Hub e Spoke ai sensi dell’art 8 comma 4 dell’Avviso devono essere completati entro il termine di durata di realizzazione dell’Iniziativa, che non può superare i 48 mesi e che deve concludersi entro dicembre 2026.
Il MUR, in linea con il decreto n. 1314 del 14 dicembre 2021, in esito alle valutazioni tecnico scientifiche in itinere (art. 17 lett. A)) e in coerenza con il piano dei pagamenti previsti dal decreto di concessione del finanziamento, dispone le erogazioni del contributo pubblico in favore del soggetto attuatore, sino al massimo al 90% dell’agevolazione complessivamente approvata.
Il riallineamento contabile tra le erogazioni effettuate e la spesa effettivamente sostenuta avviene con cadenza periodica, così come previsto dall’Avviso e dal D.M. 1314 del 14 dicembre 2021 e ss.mm.ii.

5.7

6. Spese ammissibili

Per le spese ammissibili si deve fare riferimento alla normativa nazionale, a quella comunitaria, alla disciplina in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.
Le spese ammissibili, nel rispetto delle successive linee guida che saranno fornite dal MUR, sono quelle:

  • effettivamente sostenute dal Soggetto attuatore nel periodo di ammissibilità della spesa comprovate da fatture quietanzate o giustificate da documenti contabili aventi valore probatorio equivalente;
  • tracciabili, ovvero verificabili attraverso una corretta e completa tenuta della documentazione;
  • contabilizzate in conformità alle disposizioni di legge e ai principi contabili;
  • coerenti con le finalità dell’avviso.

Non sono ammissibili le spese che non rispettino la normativa nazionale ed europea in materia di affidamenti di servizi, di forniture e di lavori pubblici, nonché la normativa nazionale in tema di reclutamento del personale e conferimento di incarichi professionali da parte di Amministrazioni pubbliche, di cui al Decreto-Legge n. 80/2021, come convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2021, n. 113.

6.1

L’IVA è un costo ammissibile solo se non è diversamente recuperabile secondo quanto disposto dalla normativa nazionale di riferimento.

6.2

No, l’IRAP non è un costo ammissibile.
Ogni altro tributo od onere fiscale, previdenziale e assicurativo costituisce spesa ammissibile nel limite in cui non sia recuperabile e purché direttamente afferente all’intervento finanziato.

6.3

Le spese di personale per attività amministrativo-gestionali rendicontate secondo l’effettivo costo orario non rientrano nell’alveo dei costi ammissibili nell’ambito dell’Avviso e restano a carico dei soggetti che le sostengono.

6.4

Le spese di personale, anche quello reclutato con l’esperimento dei bandi a cascata (importo complessivo compreso tra il 10% e il 50% del finanziamento assegnato all’Iniziativa) sono da rendicontare tra le spese di personale di cui all’art. 9, comma 3, lett. a).

6.5

Si conferma la possibilità che un’Università nella sua qualità di Spoke utilizzi personale di altra Università, impegnata nella medesima “Iniziativa”, avvalendosi di apposita convenzione ai sensi del D.M. richiamato, purché il soggetto che rendiconta la spesa sia lo stesso soggetto che la sostiene, direttamente o nella forma di rimborso da riconoscere all’Università di appartenenza, a condizione che detto personale sia già distaccato alla data di pubblicazione dell’Avviso.

6.6

L’articolo 9 comma 2, lettera e) prevede “Altri costi di esercizio, inclusi costi di materiali, forniture e prodotti analoghi, sostenuti direttamente per effetto del progetto entro il limite del 20% (venti percento) delle altre spese ammissibili di cui alle lettere a) e b)”. Nell’ambito delle forniture possono essere inserite le spese per servizi di consulenza.

6.7

I costi relativi alle spese del personale saranno rendicontabili secondo i valori delle Unità di Costo Standard approvate dalla Commissione Europea e adottate con Decreto interministeriale MIUR MISE prot. 116 del 24 gennaio 2018.
È ammessa la rendicontazione del costo reale nel caso in cui per la particolare tipologia di costo non sia disponibile un analogo valore standard.

6.8

Ai sensi dell’articolo 9, comma 3 lett. b), per l’imputazione delle attrezzature a budget vale il principio dell’ammortamento. Qualora le attrezzature siano utilizzate per attività differenti rispetto a quelle previste dall’Iniziativa i relativi consti potranno essere posti a valere delle agevolazioni di cui al presente Avviso solo per la quota corrispondente all’effettivo utilizzo nell’ambito dell’iniziativa.

6.9

Ai sensi dell’articolo 4, comma 18 del bando, infatti, “i soggetti privati e i soggetti pubblici non vigilati dal Mur possono partecipare alle attività, ricevendo finanziamenti entro il limite della normativa sugli aiuti di Stato”.
L’intensità delle agevolazioni concedibili, quindi, nella forma del contributo alla spesa terrà conto della disciplina in materia di aiuto di Stato definita ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 1 del TFUE. (articolo 9, comma 11 del bando)
A riguardo, si rinvia al Regolamento (UE) n. 651/2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato, e alla Comunicazione della Commissione europea n. 2014/C 198/01 in materia di “Disciplina di aiuti di Stato a favore della ricerca, sviluppo e innovazione”.

6.10

Nel caso di attrezzature specifiche, il cui acquisto costituisca un obiettivo dell’investimento finanziato nell’ambito dell’Iniziativa di ricerca sulla base di quanto presentato nella proposta di Iniziativa e successivamente documentato secondo le modalità che verranno fornite con le linee guida di rendicontazione, il costo ammissibile è il costo di acquisto.
La proposta di Iniziativa dovrà esplicitamente contenere l’indicazione delle attrezzature costituenti uno specifico obiettivo oggetto dell’Iniziativa.

6.11

Per gli aspetti di dettaglio relativi alle modalità di rendicontazione per le spese generali supplementari si rimanda a quanto sarà disposto dalle Linee Guida di rendicontazione.

6.12

La L. n. 240/2010 si applica alle Università e, ai sensi dell’articolo 55, comma 1, del decreto legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni e integrazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35, “…anche ai rapporti tra università ed enti pubblici di ricerca e tra questi ultimi, fermo restando il trattamento economico e previdenziale del personale di ruolo degli enti di ricerca stessi.

6.13

“Relativamente a tale aspetto si rinvia a quanto eventualmente previsto nelle specifiche linee guida di rendicontazione”.

6.14

7. Presentazione della domanda

La proposta progettuale deve essere trasmessa dal Legale Rappresentante o da suo delegato di uno dei soggetti ammissibili a presentare domanda ai sensi dell’articolo 4 comma 1 (Enti e istituzioni di ricerca vigilati dal MUR, di cui al decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 218; Università statali)

7.1

Sì, le irregolarità riguardanti la domanda di partecipazione e relativi allegati possono essere sanate attraverso la procedura di soccorso istruttorio, fermo restando i casi di esclusione previsti dal bando.

7.2

L’articolo 10 comma 3 prevede, tra l’altro, che “La proposta di “Iniziativa” […] deve essere redatta conformemente ai seguenti allegati: - Allegato 1 – Proposta di “Iniziativa” […]
Si raccomanda di scaricare gli allegati disponibili al momento dell’apertura della piattaforma per la presentazione delle domande.

7.3

E’ possibile utilizzare il provvedimento generalmente utilizzato dall’Ente.

7.4

Sì, in tal caso il soggetto proponente dovrà predisporre anche l’Allegato 5.

7.5

8. Valutazione

Sì, la capacità di coinvolgere i soggetti privati è elemento di qualificazione essendo prevista come sub criterio nella sez. B) - Caratteristiche, realizzabilità e controllo - della griglia di valutazione di cui all’articolo 12.
La composizione del partenariato pubblico-privato, ed in particolare il livello, l’adeguatezza e le modalità di coinvolgimento dei soggetti privati è elemento caratterizzante nella valutazione della proposta progettuale anche in relazione alle prospettive di sostenibilità a medio-lungo termine dell’Iniziativa.

8.1

Per le proposte ammesse alla Fase 2, i soggetti proponenti presentano la Proposta Integrale che conterrà tutti gli elementi utili a qualificare e dettagliare gli aspetti riportati in sede di Manifestazione di Interesse.
Nella fase negoziale saranno definiti, tra gli altri, eventuali integrazioni di linee di attività o ambiti della Iniziativa comunque affini ai contenuti della proposta e possibili rideterminazione del piano dei costi.
La fase negoziale non potrà in ogni caso prevedere un ampliamento dei soggetti individuati in fase 1.

8.2

La fase di negoziazione, finalizzata alla definizione dell’Iniziativa di ricerca, alla quantificazione dell’agevolazione e all’emanazione del decreto di concessione terrà in debita considerazione le valutazioni tecnico – scientifiche ed economico finanziarie dei progetti così come risultanti dalla Fase 1 – manifestazione di interesse della procedura competitiva. In particolare, l’importo dell’agevolazione richiesta potrà essere ridotto, nei limiti comunque previsti dall’art. 8 dell’avviso, in funzione degli esiti della valutazione della manifestazione di interesse di fase 1.

8.3