Descrizione
Il Ministero dell’Università e della Ricerca finanzia, con il presente Avviso, la creazione di 5 Centri Nazionali dedicati alla ricerca di frontiera relativa ad ambiti tecnologici coerenti con le priorità dell’Agenda della Ricerca europea e con i contenuti del Piano Nazionale della Ricerca 2021-2027.
I 5 Centri Nazionali saranno creati rispetto alle seguenti tematiche:
- Simulazioni, calcolo e analisi dei dati ad alte prestazioni
- Tecnologie dell’Agricoltura (Agritech)
- Sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA
- Mobilità sostenibile
- Bio-diversità
La dotazione finanziaria complessiva del presente Avviso è pari a euro 1,6 miliardi di euro.
I Centri Nazionali svilupperanno le rispettive attività in coerenza con le Key Enabling Technologies di seguito elencate:
Simulazione avanzata e analisi e gestione dei big data - Tecnologie avanzate per l'ambiente e l'energia - Tecnologie quantistiche e dei materiali avanzati, fotonica ed optoelettronica - Tecnologie per la salute (Biopharma Technologies) - Tecnologie per l'agricoltura e l'alimentazione (Agri-Tech) - Mobilità sostenibile - Tecnologie applicate e patrimonio culturale - Tecnologie per la biodiversità e la sostenibilità ambientale - Tecnologie per la transizione digitale industriale - Industria 4.0.
I Centri nazionali – che dovranno essere organizzati con una struttura di governance di tipo Hub & Spoke, con l’Hub che svolgerà attività di gestione e coordinamento e gli Spoke quelle di ricerca – sono aggregazioni di università statali ed enti di ricerca vigilati dal ministero dell’università e della ricerca e possono prevedere il coinvolgimento di università non statali, altri enti pubblici di ricerca e di altri soggetti pubblici o privati, altamente qualificati che svolgono attività di ricerca.
Questi centri – per i quali si prevede un finanziamento tra 200 e 400 milioni di euro ciascuno – saranno finalizzati alla creazione e/o al rinnovamento di infrastrutture e laboratori di ricerca, alla realizzazione e allo sviluppo di programmi e attività di ricerca, a favorire la nascita e la crescita di iniziative imprenditoriali a più elevato contenuto tecnologico come start-up e spin off da ricerca, e alla valorizzazione dei risultati della ricerca.
Le proposte per la creazione dei Centri nazionali dovranno, tra gli altri criteri, prevedere che almeno il 40% delle risorse finanziarie sia destinato ad attività realizzate nelle regioni del Mezzogiorno e che almeno il 40% del personale assunto o destinatario di borse di studio o di ricerca a tempo determinato sia donna. È inoltre richiesto che ogni Centro si avvalga di almeno 250 persone dedicate alla ricerca tra il personale strutturato di università ed enti facenti che partecipano al progetto e che il numero di Spoke si compreso tra un minimo di 5 e un massimo di 15.
La valutazione delle proposte progettuali – che sarà effettuata da cinque Commissioni, una per ogni tematica, composte da un panel di esperti, italiani o stranieri – avverrà in due fasi distinte alle quali seguirà una fase negoziale condotta da una Commissione nominata con decreto del ministro e composta da un rappresentante del MUR, da uno del ministero dell’Economia e delle Finanze e dai coordinatori dei panel di esperti coinvolti nelle precedenti fasi di valutazione.
La durata del programma di ricerca è di 3 anni a partire dalla data indicata nel decreto di concessione del finanziamento che verrà sottoscritto al termine della fase di negoziazione e potrà essere estesa, su autorizzazione del ministero, non oltre il 28 febbraio 2026.